Nel contesto economico attuale, Gold e Bitcoin si affermano come asset cruciali per gli investitori alla ricerca di strumenti di protezione contro l’inflazione e la volatilità dei mercati finanziari. Sebbene entrambi siano percepiti come riserve di valore, presentano differenze significative in termini di storia, dinamiche di mercato, regolamentazioni e volatilità. In questo articolo, approfondiremo la storia di Gold e Bitcoin, le loro correlazioni con i mercati finanziari, l’impatto delle regolamentazioni, la volatilità storica e forniremo un’analisi dei due asset.
Storia: Dalle Miniere all’Era Digitale
Il Gold è probabilmente il primo metallo prezioso utilizzato dall’umanità, con una storia che risale a oltre 5.000 anni fa. La sua funzione come riserva di valore si è consolidata attraverso i secoli, soprattutto durante il periodo del Gold Standard (dal 1870 fino al 1971). Durante questo periodo, le valute nazionali erano direttamente legate al valore del Gold, garantendo stabilità economica. Tuttavia, con la fine del Gold Standard, ha perso il suo ruolo ufficiale nel sistema monetario, pur rimanendo un bene rifugio fondamentale, utilizzato dagli investitori come protezione contro inflazione e instabilità economica.
Bitcoin, nato nel 2009, è stato creato come risposta alla crisi finanziaria del 2008. Satoshi Nakamoto, pseudonimo dell’anonimo creatore, ha introdotto il concetto di valuta digitale decentralizzata, basata sulla tecnologia blockchain. L’obiettivo del Bitcoin era di offrire una forma di denaro libera dal controllo delle banche centrali e dai governi. Nei primi anni, Bitcoin era utilizzato prevalentemente da appassionati di tecnologia e sviluppatori, ma con il passare del tempo è diventato un asset di interesse globale, considerato da molti come “oro digitale”. L’adozione del Bitcoin ha visto una crescita esplosiva a partire dal 2017, con l’ingresso degli investitori istituzionali e l’aumento della fiducia nel suo potenziale come riserva di valore.
Correlazioni con il Mercato Americano e Tra Gold e Bitcoin
Sebbene entrambi siano spesso percepiti come riserve di valore, Gold e Bitcoin presentano dinamiche molto diverse, specialmente in relazione al comportamento dell’azionario USA. Negli ultimi tre decenni, il mondo finanziario ha attraversato eventi epocali che hanno modellato il comportamento di asset tradizionali come Gold e di nuove alternative come Bitcoin. Analizzare come questi due asset abbiano reagito a crisi economiche e cambiamenti macroeconomici ci permette di capire meglio il loro ruolo nei portafogli di investimento e le loro caratteristiche come strumenti di protezione contro l’incertezza. Vediamo di seguito un’analisi discorsiva, evento per evento, di Gold e Bitcoin.
Nel corso degli ultimi decenni, il Gold ha confermato il suo ruolo come bene rifugio, particolarmente durante momenti di crisi economica globale. Durante la crisi finanziaria asiatica del 1997-1998, il metallo prezioso vide un aumento del prezzo di circa il 20%, mentre le valute dei mercati emergenti crollavano, dimostrando il suo valore come ancora di stabilità.
Successivamente, durante la bolla delle dot-com (2000-2002), quando molte aziende tecnologiche fallirono, gli investitori si rifugiarono nel Gold, che registrò un aumento del 15%, rafforzando il suo status di protezione contro i rischi di mercato.
La crisi finanziaria globale del 2008 segnò un altro momento cruciale, con il prezzo del Gold che superò i 1.000 dollari l’oncia, rappresentando un incremento di circa il 30%. In questo contesto di recessione, divenne il porto sicuro per gli investitori spaventati dal crollo delle istituzioni finanziarie.
Anche durante la crisi del debito sovrano europeo (2010-2012), il Gold raggiunse nuovi massimi storici, superando i 1.900 dollari, segnando un guadagno del 50%, a causa delle crescenti preoccupazioni sulla stabilità dell’eurozona.
Nel 2020, la pandemia di COVID-19 portò a una nuova corsa verso del Gold, spingendo il suo prezzo oltre i 2.000 dollari l’oncia, con un rendimento di circa il 25% in pochi mesi, riflettendo la domanda per beni rifugio in un contesto di incertezza economica globale.
Infine, la crisi bancaria del 2022 e le elezioni USA del 2024 hanno visto il Gold mantenere il suo trend rialzista, con un aumento del 10%, dovuto alla cautela degli investitori di fronte all’incertezza politica e alle turbolenze nel settore bancario, dimostrando ancora una volta la sua affidabilità come riserva di valore.
Bitcoin, nato nel 2009 come risposta alla crisi finanziaria del 2008, ha attraversato un’evoluzione rapida, passando da essere una curiosità tecnologica a un’alternativa digitale di riserva di valore, spesso definito “oro digitale”.
Durante la crisi del debito sovrano europeo (2010-2012), Bitcoin iniziò a guadagnare attenzione, passando da pochi centesimi a oltre 10 dollari, segnando una crescita di oltre il 1.000%, evidenziando i primi segnali di adozione come valuta decentralizzata.
Tuttavia, fu durante la pandemia di COVID-19 che Bitcoin registrò la sua crescita più significativa, superando i 60.000 dollari entro il 2021, con un rendimento di circa il 500% nel periodo, spinto dall’adozione istituzionale e dalla narrativa di protezione contro l’inflazione.
Nel 2022, la crisi bancaria e l’aumento aggressivo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve causarono un’iniziale flessione del prezzo di Bitcoin del 50%, ma l’asset recuperò rapidamente, mostrando un incremento del 70% entro la fine dell’anno, riflettendo la crescente fiducia degli investitori nella sua capacità di agire come alternativa ai tradizionali asset finanziari.
Le elezioni presidenziali USA del 2024 hanno ulteriormente sostenuto il rally di Bitcoin, con il prezzo che ha superato i 90.000 dollari, rappresentando un guadagno del 50% rispetto ai livelli precedenti, grazie alle promesse di deregolamentazione del settore fatte da Trump. Questo contesto normativo favorevole ha consolidato la narrativa di Bitcoin come asset ad alto potenziale di crescita, confermandolo come una delle scelte preferite per gli investitori alla ricerca di innovazione e protezione contro la svalutazione del denaro fiat.
Regolamentazioni e le Promesse del Neo Presidente degli USA
Le regolamentazioni svolgono un ruolo fondamentale nei mercati di Gold e Bitcoin, influenzando la fiducia degli investitori e la stabilità degli asset. Il mercato del Gold è altamente regolamentato, con norme trasparenti che coprono il commercio, lo stoccaggio e la distribuzione. Le principali borse, come il COMEX e la London Bullion Market Association (LBMA), stabiliscono standard che assicurano la trasparenza e la legittimità delle transazioni. Le normative sul Gold sono relativamente stabili, e questo contribuisce alla sua reputazione di asset sicuro.
Bitcoin, invece, ha una storia più dinamica e controversa in termini di regolamentazione. Inizialmente ignorato dai regolatori, è diventato oggetto di maggiore controllo man mano che il suo valore e il suo utilizzo crescevano. Negli Stati Uniti, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha adottato un approccio severo, imponendo restrizioni e normative per proteggere gli investitori dalle frodi. Tuttavia, la campagna elettorale di Trump nel 2024 ha promesso di deregolamentare il settore delle criptovalute, sostenendo che le attuali restrizioni soffocano l’innovazione. Trump ha promesso di ridurre l’intervento governativo, favorendo un approccio più liberale che potrebbe portare a un maggiore interesse per il Bitcoin da parte degli investitori.
Se queste promesse dovessero concretizzarsi, il mercato del Bitcoin potrebbe sperimentare una nuova fase di crescita, grazie alla maggiore libertà e alla riduzione dell’incertezza normativa. Tuttavia, una deregolamentazione eccessiva potrebbe anche comportare rischi, esponendo gli investitori a frodi e manipolazioni del mercato.
Analisi Quantaste
Gold
Dal punto di vista dell’Analisi Tecnica, il Gold ha mostrato forza nel corso del 2024, sostenuto da un contesto macroeconomico caratterizzato da inflazione elevata e tensioni geopolitiche.
Dal punto di vista Tecnico, il punteggio HOLD è di 51/100, a causa del recente ribasso da inizio Novembre 2024, interrompendo un trend rialzista durato parecchi mesi. anche nel breve termine il sentiment rimane ribassista. Diverso nel lungo termine dove il trend è fortemente rialzista da più di un anno.
Analizzare la stagionalità può offrire indicazioni utili sul comportamento del prezzo durante l’anno. Storicamente, un periodo di forza per il Gold si verifica solitamente durante l’estate, tra luglio e agosto. Questo trend è legato alle crescenti incertezze economiche che si verificano spesso nei mesi estivi, quando i mercati azionari tendono a essere più volatili e gli investitori cercano rifugi sicuri.
Nel 2024, la stagionalità ha seguito il suo pattern tipico, con un aumento significativo del prezzo nei primi mesi dell’anno. Tuttavia, la crisi bancaria avvenuta a metà anno ha amplificato questo trend, portando a un incremento delle quotazioni del Gold anche durante i mesi estivi. Guardando avanti, ci si aspetta che il quarto trimestre mantenga una performance positiva, sostenuta dall’incertezza legata alle politiche della Federal Reserve e dalla domanda crescente durante le festività.
Per questi motivi, Quantaste assegna un punteggio BUY di 64/100.
Gli analisti sono generalmente positivi riguardo alle prospettive di Gold per il 2025, ma con alcune riserve legate all’evoluzione delle politiche monetarie globali. La maggior parte degli analisti di Wall Street ritiene che Gold continuerà a beneficiare dell’incertezza economica e della pressione inflazionistica persistente. Tuttavia, molti avvertono che eventuali rialzi aggressivi dei tassi da parte della Federal Reserve potrebbero rappresentare un rischio per le quotazioni dell’asset.
Secondo il World Gold Council, la domanda del Gold continuerà a essere sostenuta dagli acquisti delle banche centrali, che hanno aumentato le loro riserve di oro in risposta alla volatilità del mercato valutario e alle incertezze geopolitiche.
Lo Smart Quant complessivo per il Gold è di 55/100. Nel complesso, l’outlook per il Gold rimane positivo, ma è necessario prestare attenzione ai fattori macroeconomici e tecnici che potrebbero influenzare il prezzo. La forza dell’inflazione, le decisioni della Federal Reserve e le dinamiche geopolitiche continueranno a giocare un ruolo cruciale nel determinare il suo percorso futuro.
Bitcoin
L’analisi tecnica di Bitcoin evidenzia un trend rialzista consolidato nel corso del 2024, nonostante i frequenti episodi di volatilità. Il prezzo di Bitcoin si aggira attualmente intorno ai 35.000 dollari, mostrando un recupero significativo rispetto ai minimi del 2023.
Dal punto di vista tecnico, a Bitcoin viene assegnato un punteggio di 78/100. L’euforia generale dovuta alla recente elezione di Trump ha portato nuova linfa vitale ad un asset che lateralizzava da marzo del 2024
L’analisi di Bitcoin evidenzia un trend rialzista consolidato nel nell’ultimo mese del 2024, nonostante i frequenti episodi di volatilità avuti durante l’anno.
Nel 2024, Bitcoin ha seguito il pattern stagionalità ricorrente, mostrando una ripresa significativa nei mesi di ottobre e novembre, alimentata anche dalle aspettative di una regolamentazione favorevole negli Stati Uniti. Storicamente, i mesi di aprile e dicembre sono i più forti, mentre agosto e settembre tendono a essere i mesi più deboli, spesso caratterizzati da vendite e consolidamenti.
Un altro aspetto interessante riguarda il comportamento di Bitcoin durante il ciclo di halving, un evento che si verifica ogni quattro anni e riduce la ricompensa per il mining. Tradizionalmente, Bitcoin mostra un trend rialzista nei 12-18 mesi successivi a un halving. L’ultimo halving è avvenuto nel 2024 e, se la storia dovesse ripetersi, potremmo assistere a una fase di forte rialzo nei prossimi trimestri.
Gli analisti sono divisi riguardo alle prospettive di Bitcoin per il 2025, riflettendo le incertezze normative e l’elevata volatilità del mercato delle criptovalute.
Secondo JPMorgan, il fair value di Bitcoin è stimato intorno ai 45.000 dollari, con un potenziale rialzo se l’adozione continua a crescere e se le regolamentazioni si mostrano favorevoli. La banca ha evidenziato che l’interesse istituzionale per Bitcoin è aumentato significativamente, con molti gestori di fondi che stanno valutando di includerlo come parte delle loro strategie di diversificazione.
D’altra parte, Morgan Stanley adotta una visione più prudente, indicando che Bitcoin potrebbe affrontare forti pressioni in caso di nuove normative restrittive, specialmente da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) negli Stati Uniti. Tuttavia, la banca non esclude un rally verso i 50.000 dollari nel 2025, in caso di una regolamentazione chiara e di un aumento della fiducia degli investitori.
Il punteggio complessivo che Quantaste assegna a Bitcoin è di 75/100.
Conclusione
Gold e Bitcoin rappresentano due strategie per la diversificazione del portafoglio: Gold è una riserva di valore tradizionale, apprezzata per la sua stabilità e protezione contro l’inflazione, mentre Bitcoin è un asset digitale innovativo, con alto potenziale di crescita e maggiore volatilità.
Gli investitori possono trarre vantaggio combinando entrambi, sfruttando la stabilità di Gold e l’esposizione tecnologica di Bitcoin. In un contesto di incertezze economiche e cambiamenti normativi, una strategia bilanciata tra questi due asset può offrire protezione e opportunità di crescita.